Ripetizione dilazionata: di cosa si tratta e perché è fondamentale nello studio

Ci sono solo 24 ore in un giorno e naturalmente vorresti usarne il più possibile per dormire e, non so, per coltivare le tue passioni. Per raggiungere questo obiettivo, devi trovare un metodo che ti permetta di passare meno tempo a studiare, pur conservando la stessa quantità d'informazioni. Questo articolo ti insegnerà come utilizzare la ripetizione spaziata per lo studio e come ottenere il massimo da questa potente tecnica di memoria.

Spaced Repetition, ripetizione spaziata, StudySmarter Magazine

POV: hai passato un’ intera giornata sui libri, bevuto innumerevoli caffè e, nel vano tentativo di trovare un modo per memorizzare i concetti fondamentali per superare i tuoi esami, ti sei perfino riavvicinato alla fede, sperando di ricevere un aiuto dall’alto per memorizzare tutto e in fretta. Eppure nulla…hai dimenticato di nuovo tutto e rimani lì a fissare il tuo materiale che  appare indecifrabile, scritto in una lingua antica ormai sconosciuta.

Pensi a quanto sarebbe bello se il nostro cervello registrasse le informazioni con la facilità di qualche tap sul cellulare! E se ti dicessi che esiste un metodo che punta a fissare nella mente l’informazione prima che essa venga dimenticata, stimolando quindi  il cervello?

Vediamo insieme di cosa si tratta.

Il metodo della ripetizione dilazionata (in inglese Spaced Repetition System, SRS), conosciuto anche con il nome di Sistema Leitner  è una tecnica di memorizzazione che si basa sulla ripetizione d’informazioni a distanza di tempo per migliorarne il ricordo.

I primi studi sull’argomento sono dovuti allo psicologo e filosofo tedesco Hermann Ebbinghaus.

Nel 19^ secolo egli scoprì che il nostro cervello tende a dimenticare piuttosto velocemente quello che impariamo.

Per descrivere questo fenomeno, coniò il termineCurva dell’oblio”.

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La curva dell’oblio

 

 

Lo stesso Ebbinghaus disegnò la curva dell’oblio. 

Questa curva spiega come dopo un giorno dall’apprendimento si ricorda 1/3 (33%) dell’informazione mentre dopo 6 giorni si ricorda solo 1/4 (25%) dell’informazione studiata. Sembra che non ci sia altro da fare se non dimenticare.

Ebbinghaus dimostrò che imparare semplicemente qualcosa una sola volta, non è sufficiente a ricordarla.

Se vuoi ricordare qualcosa la chiave è la ripetizione: devi rivedere con regolarità quello che hai imparato, affinché rimanga nella tua memoria a lungo termine.

Il precursore di questa tecnica fu Sebastian Leitner, il quale raggiunse la notorietà con la pubblicazione del bestseller “So lernt man lernen” (“Imparare a imparare”), un manuale di psicologia dell’apprendimento. In esso egli rese popolare il suo “Leitner System” anche conosciuto come metodo Leitner o Flashcards, e che approfondiremo in questo articolo.

Il metodo della ripetizione dilazionata determina in modo efficace il numero e la tempistica delle ripetizioni, due parametri fondamentali per il trasferimento d’informazioni dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine.
 

Memoria a breve termine e memoria a lungo termine

Facciamo un esempio per vedere le due memorie all’opera. Sei a una festa e la persona che ti piace si avvicina a te, ti chiede di ballare e a fine serata ti lascia il suo numero di telefono.

Tutto perfetto, vero? Si, se non fosse che la ‘sfiga’ ti perseguita come al solito… Il tuo cellulare è scarico e non si riaccende, cerchi perciò di trovare un modo per memorizzare il numero di telefono. Inizi allora a ripeterlo nella testa fino a quando non riesci a memorizzarlo, giusto? Ecco, in questo caso stai usando la memoria a breve termine. 

Per quanto riguarda quella a lungo termine, nella situazione ipotetica del nostro esempio ci penserà il cellulare a ricordare il numero per te; ma come fare quando si  studia? Non è così scontato riuscire a ricordare tutto ciò che si studia.

In effetti, al cervello piace lavorare in modo efficiente, quindi:

  • se gli mostri la stessa cosa più volte in un breve lasso di tempo, penserà: “questo stimolo si ripete così spesso che non è necessario ricordarlo a lungo”;
  • se glielo fai vedere ogni due giorni, penserà: “meglio mettere queste informazioni nella memoria a lungo termine, o potrei dimenticarle tra una ripetizione e l’altra”;
  • tuttavia, se glielo presenti, di tanto in tanto penserà: “inutile ricordarla, probabilmente non serve a niente”.

In sostanza dunque, ripetere una cosa 5 volte nell’arco di una settimana crea un ricordo molto più stabile e forte che ripeterla 10 volte in un’ora o 5 volte all’anno.

Appurato questo, come risolvere il problema? Cosa si può concretamente fare per evitare di dimenticare ciò che hai studiato con tanto impegno?

La soluzione è la spaced repetition!
 

Ripetizione dilazionata: come ripassare velocemente e migliorare davvero la memoria

Il segreto della ripetizione dilazionata o spaziata è allungare il tempo tra una ripetizione e l’altra dopo aver appreso l’argomento.

Ad esempio, puoi rivedere l’argomento 3-4 giorni dopo la prima volta, quindi estenderlo a una settimana, quindi altri 10-15 giorni e così via.

A questo punto ti starai chiedendo: come applico la ripetizione dilazionata?

Esistono diverse teorie sulla miglior frequenza di ripasso del materiale per memorizzarlo a lungo termine. Quella con cui io mi trovo meglio consiste nell’effettuare i ripassi con questa cadenza:

  • 20 minuti dopo aver completato lo studio, dai una rapida occhiata a tutto il materiale;
  • un’ora dopo la fine della prima revisione, fai una seconda revisione;
  • un giorno dopo, crea una mappa mentale del precedente ripasso in modo più approfondito e rivedi solo questa mappa da questo momento in poi;
  • una settimana dopo, metti la mappa mentale sul tavolo e rivedi e discuti mentalmente o ad alta voce i concetti più importanti;
  • un mese dopo, ripeti la routine;
  • sei mesi dopo, ripeti  la stessa routine.

OBIEZIONE: Lidia, io non ho tutto questo tempo a disposizione per ripassare…mi ci vorrebbero ore per farlo!

RISPOSTA: ciò accade se non hai un modo corretto di studiare. Mi spiego meglio: se nel tuo metodo di studio usi gli schemi in modo efficace, ti serviranno al massimo 10 minuti di ripasso per ogni ora di studio fatta il giorno prima. Ad esempio, se ieri hai studiato 4 ore, oggi ti basteranno 40 minuti per ripassare.

In questo modo, potrai fissare meglio nella mente le informazioni apprese, spostarle dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine, guardare il professore negli occhi con fiducia il giorno dell’esame e dirgli tutto quello che sai.

Oh…Un ultimo consiglio prima della revisione: usa i promemoria per ricordarti quando ripassare. È possibile segnare le revisioni su un calendario cartaceo o sul cellulare.

Bene, abbiamo visto Ebbinghaus e il mio consiglio su come ripassare, ma dobbiamo ancora parlare delle flashcards, che costituiscono un metodo di ripasso molto utile. Lasciamo quindi la parola a Sebastian Leitner, colui che le ha ideate.

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L’invenzione delle flashcards nel sistema Leitner

Sebastian Leitner fu un accademico tedesco che, nel suo libro “Imparare a imparare” (mi piace questo titolo!), propose l’uso di un sistema di memorizzazione basato su schede a doppia faccia, le cosiddette flashcards.

Uno doveva scrivere sul fronte e l’altro sul retro delle schede di ripasso, chiamate Lernkartei in tedesco (internazionalmente note come flashcards), e i mazzi di flashcards erano conservati in scatole classificate in base alla difficoltà delle informazioni che contenevano…”. (da Wikipedia).

 Le flashcards erano organizzate in mazzi facili (meno ripetizioni) e difficili (più ripetizioni). Se si ricordava la risposta, si mettevano le flashcards in questione nel mazzo “facile”; se non la si ricordava, si metteva nel mazzo “difficile”un cartoncino per il ripasso, chiamato in tedesco Lernkartei (noto internazionalmente come flashcard). I mazzi di flashcards venivano tenuti in scatole graduate per difficoltà delle informazioni contenute…” (cfr. Wikipedia).

Questo tipo di strategia di ripasso permette di:

  • simulare meglio ciò che accade realmente in un esame dove vengono poste domande in maniera random;
  • evita l’errore tipico di rivedere tutto allo stesso modo, perdendo tempo su ciò che già conosci e non rivedendo adeguatamente ciò che non conosci.

Il sistema Leitner è molto efficace, ma presenta il problema principale di dover dedicare molto tempo alla preparazione fisica delle flashcards.

Tuttavia non è una perdita di tempo, perché è anche un mezzo per memorizzare. Inoltre, la tecnologia odierna ci permette di farlo in modo più efficiente e in minor tempo.

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Ripetizione dilazionata: domande frequenti

Come funziona la Spaced Repetition?

La spaced Repetition è una tecnica di memorizzazione che si basa sulla ripetizione d'informazioni a distanza di tempo per migliorarne il ricordo. Essa determina in modo efficace il numero e la tempistica delle ripetizioni, due parametri fondamentali per il trasferimento d'informazioni dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine.

Quando fare il ripasso?

Il segreto della ripetizione dilazionata è allungare il tempo tra una ripetizione e l'altra dopo aver appreso l'argomento. Puoi ripassare l’argomento 3-4 giorni dopo la prima volta, quindi estenderlo a una settimana, quindi altri 10-15 giorni e così via.

La Spaced Repetition funziona davvero?

La ripetizione spaziata è semplice, ma molto efficace perché modifica deliberatamente il funzionamento del cervello. Essa costringe l’apprendimento a uno sforzo e, come i muscoli, il cervello risponde a questo stimolo rafforzando le connessioni tra cellule nervose.